ITALIAN MOUNTAINS

ATTREZZATURA

20 luglio 2015

L'attrezzo più importante, di gran lunga, per andare in montagna, è la scarpa. Su queste consiglio vivamente di non risparmiare.
Io ne uso di tre diversi tipi: una alta totalmente invernale, una bassa solo estiva, e una bassa "4 stagioni".
Lo scarpone alto, impermeabile (meglio se con tecnologia Goretex, sigla GTX), è indispensabile per le uscite invernali su neve alta e non consolidata.
E' importante che sia "ramponabile", e adatto all'uso con racchette.
La scarpa 4-stagioni, anch'essa GTX, è la fedele compagna della maggior parte delle uscite, essendo utilizzabile in qualsiasi stagione eccetto quando vi è neve alta e fresca. Deve essere adatta anche ai "ramponcini", non può invece essere usata con le racchette.
Io ne uso un tipo basso, ma se si hanno le caviglie fragili si può usare quelle di media altezza; l'inconveniente è che su camminate molto lunghe, oltre le 7-8 ore, il loro maggior peso si fa sentire. Inoltre il tendine d'achille, non del tutto libero, può affaticarsi e anche infiammarsi.


Il terzo tipo di scarpa non è indispensabile, ed è inoltre una scarpa piuttosto tecnica: tuttavia offre grandi prestazioni e comfort su terreno estivo asciutto. E' perfetta per lunghe camminate su terreno misto, anche roccioso, leggerissima ma non impermeabile.
Se si prende un temporale, ci si bagnano i piedi, ma durante una bella giornata estiva di sole è impagabile.




Il secondo attrezzo in ordine di importanza è lo zaino.
Io ne uso uno da 45 litri, perfetto per le uscite di una giornata intera; lo preferisco non impermeabile, per ragioni di migliore traspirazione e minor disagio per la schiena. La protezione dalla pioggia è assicurata da una copertina impermeabile, da portare sempre.
Lo zaino contiene sempre:
- un giubbino termico, anche in piena estate
- un giubbino impermeabile
- una maglietta di ricambio e una a maniche lunghe
- un piccolo asciugamano
- i ramponcini a dente corto e allaccio rapido

- un coltellino
- una piccola torcia a led
- una mappa della zona su carta
- lo smartphone con GPS
- una bottiglia d'acqua con maltodestrine
- cibo per la giornata (spesso io porto solo uno yogurt "da bere" da mezzo chilo, utili comunque un paio di piccoli panini, fortemente sconsigliati cibi pesanti e di lunga digestione)
- una corda tecnica "leggera" da 30 metri, non si sa mai
- un ombrellino pieghevole (smetterete di ridere quando prenderete un vero temporale di alta montagna, sotto il quale giubbini vari e compagnia bella sono utili come un foglio di giornale ... )

D'inverno aggiungo:
- una piccozza
- le racchette da neve

Ho invece smesso di usare il GPS "tecnico" con mappe e tracciati; impigrisce la mente, e nulla garantisce che funzioni sempre (ci sono varie circostanze, estreme ma non improbabili, nelle quali va in tilt). Se invece si memorizza bene il percorso, prendendo punti mnemonici di riferimento, si tornerà sempre alla base.
Anche per questo preferisco avere sempre una cartina su carta: la carta non è soggetta a malfunzionamenti. Benissimo la tecnologia, ma la propria pelle è più importante.


Infine, i bastoncini telescopici; li preferisco di alluminio, pesano qualcosa in più del carbonio ma sono meno soggetti a spezzarsi.
Contrariamente a quanto si pensa, sono utilissimi ancora di più in discesa, nei punti difficili, che in salita, dove pure aiutano molto.



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Gli strumenti per le mie escursioni: fotocamera, scarpe estive e invernali (alte e basse), ramponi e ramponcini, zaino impermeabile, bastoncini telescopici