ITALIAN MOUNTAINS

GRAND NOMENON

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17 agosto 2016

Grande escursione tra la parete nord della Grivola e le guglie dolomitiche del lato sud del Grand Nomenon: paesaggi magnifici, grandiosi, a tratti drammatici.
Si parte da Vieyes (piccolo parcheggio a quota 1140) nella media valle di Cogne (siamo nel comune di Aymavilles), imoboccando il sentiero per il bivacco Gontier: fin dalle prime rampe subito pendenze consistenti, ma nessuna difficoltà tecnica fino al grande piano del Nomenon.
A quota 1300 circa, a Plan Pessey, il sentiero si ricongiunge con la poderale proveniente da Sylvenoire: per i più pigri è possibili lasciare l'auto a Sylvenoire risparmiando quasi 200 metri di dislivello.
La salita prosegue sempre con buone pendenze all'interno di un magnifico bosco di larici, parecchi dei quali plurisecolari, fino a raggiungere l'alpeggio semidiroccato di Petit Nomenon: siamo già all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso.


Qui la vista comincia a spaziare verso nord fino al Grand Combin, a ovest si comincia a vedere la catena del Bianco.
A quota 2310 si giunge all'alpe Grand Nomenon, totalmente ristrutturata dagli abitanti di Vieyes e Sylvenoire, che sono gli aventi diritto ai pascoli.
Il panorama è magnifico: la grande e aspra parete nord della Grivola, il Grand Nomenon e, voltando le spalle, tutti i monti che vanno dalla catena del Bianco al Grand Combin.
Svoltando verso sinistra, superato un ruscello si sale brevemente per raggiungere il grande pianoro del Nomenon: da qui le grandi cime circostanti sono davvero incombenti.


Attraversato il pianoro tenendosi sul lato sinistro si incontra un bivio: a sinistra si prosegue per il passo del Traso (o Trayo, come ultimamente viene chiamato), che mette in comunicazione con la valle di Cogne; sulla destra si va verso il vallone del Grand Nomenon e il passo di Belleface, che comunica con la Valsavarenche.
Svoltato quindi a destra, si comincia a salire sulle basse pendici del Grand Nomenon, dapprima per pendii erbosi (qui il sentiero è ancora ben tracciato) poi, verso quota 2500, su pietraia, dapprima medio-fine poi sempre più grossa. Ci sono bolli di vernice che segnalano il percorso forse più diretto, non sempre il migliore. Dirigetevi verso il garnde masso posto al centro del vallone, a circa 2750 metri di quota, seguendo il percorso che più vi soddisfa.


Superato il grande masso, ora in pietraia grossa, si raggiunge rapidamente il piccolo pianoro sottostante il suggestivo (e temibile) colle di Belleface, posto sul lato sinistro delle guglie di roccia che separano di fatto la Grivola dal Grand Nomenon.
Il paesaggio è grandioso: l'aspra parete nord della Grivola con i ghiacciai di Nomenon e di Belleface che ti sembra di poterli toccare con un dito, le guglie e i canali che rendono il Grand Nomenon una delle montagne più scenografiche delle alpi occidentali, il passo di Belleface (spiritoso chi gli ha dato il nome, il colore rossastro della roccia e giallastro del pendio lo rendono piuttosto luciferino), il passo del Trayo alle spalle, il Cervino che occhieggia in lontananza.
In questa occasione a metà pomeriggio il tempo ha iniziato a guastarsi, e il pendio finale del Belleface non consente voli pindarici; se piove sei nei guai, il terreno diventa una saponetta. Quindi, sosta a quota 2850 circa per una rapida merenda e gambe in spalla per scendere almeno sotto la pietraia prima della pioggia.
Discesa per il percorso di salita, con soste varie per fotografare i luoghi magnifici resi ancora più suggestivi dalle nubi incombenti, e un lontano temporale sulle Grandes Jorasses.
A mio avviso, uno dei percorsi più belli che si possano fare nella Vallée. Spero che le mie foto riescano a darne una pur pallida idea.
Ritorno per il percorso di salita.

Dislivello 1700 metri
Difficoltà EE
Note: percorso molto bello ma complicato nel finale durante l'estate, meno d'inverno con neve alta consolidata che copre la grande pietraia nel vallone del Grand Nomenon e consente di salire al colle Belleface senza i disagi dovuti al fondo scivoloso dell'ultima parte. Comunque in ogni stagione percorso da non sottovalutare, per esperti. Il bivacco Gontier può essere chiuso anche d'estate. Una nota a margine per chi decidesse di salire al passo Belleface e scendere poi in Valsavarenche: sul lato della Valsavarenche il sentiero è pressoché inesistente nella metà più alta, a meno che sia stato ripristinato (o almeno segnato) recentemente. Si va ad orecchio.


Mappa satellitare attiva della zona tra il Grand Nomenon e la Grivola


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