ITALIAN MOUNTAINS

PIAN GIAS E MONTE COLLERIN

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25 giugno 2015

Si lascia la macchina a Pian della Mussa, quota 1800, e si seguono le indicazioni per il rifugio Gastaldi; il primo tratto di salita è su mulattiera pietrosa, e richiede attenzione soprattutto in discesa, specie se bagnata.

Arrivati circa a quota 2250 si lascia il sentiero per il rifugio: una palina posta di fronte a un masso indica la deviazione verso Pian Gias.
Si sale a strappi per pendii erbosi, fino alla pietraia che precede Pian Gias; a quota 2600 una palina posta alla confluenza con un sentiero che scende dal rifugio Gastaldi segnala l'inizio di Pian Gias: una splendida vallata glaciale d'alta quota.
Normalmente il fondovalle è coperto da un nevaio perenne, che solo nella tarda estate, se calda, si scioglie a tratti.


Bisogna tenersi sulla sinistra del fondovalle, perché il lato destro è percorso da un torrente, spesso coperto di neve che può facilmente rompersi.
Si prosegue per alcuni chilometri su pendenze sempre dolci, con la vista del monte Collerin che chiude la valle a ovest.

E' bene essere muniti anche d'estate di ramponcini a dente corto, utili anche se la superficie nevosa è tenera, indispensabili se la temperatura scende di colpo gelando la superficie del nevaio.


Arrivati di fronte al monte Collerin, il nevaio si trasforma in maniera graduale in ghiacciaio: fino a qualche decennio fa il ghiacciaio ricopriva gran parte del fondovalle e delle pendici sulla destra orografica, ora è ridotto a coprire la base del monte Collerin e parte dei pendii sui due lati.


Io sono salito con Ariel, e quindi mi sono fermato al segnale di quota 3100, posto in mezzo a un gruppo di rocce montonate sul bordo destro del ghiacciaio.

La gita è splendida in una giornata di sole in piena estate, suggestiva se la giornata alterna sole e nebbie come stavolta, può invece diventare problematica nella mezza stagione oppure con clima perturbato: Pian Gias è noto per i suoi feroci cali di temperatura. E' bene in ogni caso, anche in piena estate, portare nello zaino un giubbino termico.

Dislivello 1300 metri
Difficoltà E
Note: utili i bastoncini telescopici con rondelle per neve, i ramponcini a dente corto, sufficienti scarponcini medi ma impermeabili.


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