ITALIAN MOUNTAINS

VERSO IL RIFUGIO DAVISO

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y giugno 2015

Si lascia l'auto a Forno Alpi Graie (quota 1260), nel piccolo parcheggio prima del ponte sulla Stura; si supera il ponte e si volta a destra, percorrendo per oltre 1 km una stradina sterrata.
La stradima "muore" dove inizia il sentiero, che per il primo tratto sale in maniera consistente; si raggiunge poi un tratto pianeggiante che supera alcuni canaloni, per poi riprendere a risalire in maniera decisa, sempre all'interno del bosco di alberi decidui.

Passati alcuni alpeggi abbandonati, si raggiunge, appena usciti dal bosco, il grande e bellissimo pianoro a quota 1800, che è il punto panoramico più bello dell'intero percorso.

Dopo un tratto pianeggiante, il sentiero scende verso il primo torrente, valicato da una passerella metallica. In primavera e inizio estate questo torrente è molto gonfio e impetuoso: nella camminata del giugno 2015 documentata dalle foto ho interrotto forzatamente la salita in questo punto: Ariel non gradisce le passerelle, guada tutti i torrenti, ma questo era per lui impraticabile. In piena estate, tuttavia, non ci sono problemi.

Si prosegue per alcune centinaia di metri in saliscendi fino a raggiungere il letto di un secondo torrente; proseguendo a destra si sale verso il rifugio Daviso, mentre a sinistra il sentiero porta al rifugio incustodito Ferreri, dal quale è possibile raggiungere il Daviso con un sentiero in costa. Il sentiero verso il Ferreri ha un paio di punti abbastanza pericolosi, va affrontato da persone esperte. Proseguiamo a destra.

Passata la pietraia che contraddistingue il secondo torrente, teatro della disastrosa frana che ha rovinato la piana di Forno, il sentiero riprende a risalire per tornanti, superando un primo alpeggio, e poi raggiungendone un secondo verso quota 2000.

Costeggiato questo alpeggio posto su un piccolo pianoro, si affronta il tratto più ripido della salita, già in vista del rifugio Daviso (quota 2180).


Dislivello 1100 metri, compresi i saliscendi
Difficoltà E
Note: in tarda primavera e inizio estate il torrente è molto impetuoso; a volte supera anche il livello della passerella, rendendo pericoloso procedere. D'estate è possibile fare il percorso anche con scarponcini leggeri non impermeabili. Si tratta di un percorso classico, privo di vere difficoltà, con un dislivello medio ma concentrato in pochi chilometri.


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