ITALIAN MOUNTAINS

I LAGHI DI TRIONE

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16 agosto 2014

L'escursione ai laghi di Trione, ed eventualmente al soprastante colle omonimo, è abbastanza lunga e impegnativa; inoltre, visto l'orientamento del vallone che si apre a nord è consigliabile soprattutto in piena estate; nella mezza stagione si incontrano nevai residui spesso di neve marcia anche in punti non semplici, nonostante l'altitudine non molto elevata.

Lasciata l'auto a Migliere, frazione di Groscavallo che si incontra poco prima di Pialpetta, si prende la stradina poderale che scende verso la Stura; superato il ponte (quota 1039) inizia il sentiero, che subito si biforca: a sinistra si sale al colle Croset, a destra si va verso il colle di Trione (è parte della GTA e del Sentiero Italia).
Il primo lungo tratto è tutto nel grande bosco, in prevalenza di larici; dopo aver superato alcune centinaia di metri di dislivello, in direzione nord-ovest, l'orizzonte si apre su uno splendido squarcio dei monti dell'alta valle, splendidi visti da questa posizione frontale. Si incontra poi un primo tratto di falsopiano, in un ambiente boschivo di grande bellezza.

Percorrendo l'immenso bosco si incontrano diversi grandi massi, proprio sotto il torrione del Bec Ceresin; uno di questi, il masso Pera Cagna (o "Roc dl' Diau = Masso del diavolo" in patois) era in tempi trascorsi oggetto di leggende di diavoli e streghe.


Attorno ai 1600 metri di quota si raggiunge un grande pianoro, dove la vista spazia sui monti del vallone e sulle cascate del torrente Trione.
Percorso l'altopiano, si raggiunge l'alpe Trione (quota 1649), dalla quale inizia la risalita del grosso gradino da cui precipita il torrente.
Superato il torrente, a monte delle cascate, si raggiunge dopo un traverso abbastanza lungo l'alpe Gias di Mezzo (quota 1961), in stupenda posizione panoramica.
Ancora un tratto di salita su sentiero non sempre agevole, e si raggiungono i laghi, con a fianco il Gias dei laghi (due dei laghi sono a fianco del sentiero, il terzo più a sud, alla base del Monte Carro).


Il sentiero per il colle di Trione passa in mezzo ai due laghi, dirigendosi dapprima verso nord-ovest, per poi compiere un'ampia curva a 180 gradi e dirigersi verso sud, superato il costone che sovrasta i laghi.

In occasione di questa escursione "fotografica" non mi sono diretto al colle, ma ho fatto un fuorisentiero salendo dritto per dritto il colletto che sovrasta i laghi (quota 2496), da dove si ha una migliore visuale per fotografarli. Sconsiglio comunque questa soluzione se non si è abbastanza esperti, si deve prima superare una pietraia con massi di grandi dimensioni, e il pendio successivo ha pendenze elevate.
In ogni caso la vista è notevole, i laghi sembrano delle gemme incastonate in questi aspri monti, la giornata abbastanza nuvolosa e foriera di forti chiaroscuri non faceva che evidenziare la suggestione del luogo.
Ritorno per il percorso di salita.

Una escursione a mio avviso molto suggestiva, in un ambiente assolutamente incontaminato e poco frequentato. Più facile incontrare stranieri che percorrono un tratto della GTA, piuttosto che italiani che sembrano prediligere mete più rinomate, o forse prediligere le pantofole e la partita di calcio in tivvù.
Gli alpeggi sono abitati d'estate, e i pascoli sono quindi in buone condizioni, verdi e lussurreggianti.
Frequenti gli incontri con i camosci sui pendii aspri e tormentati sopra i laghi. L'alto vallone è dominato a ovest dalla Cima Leitosa (2866 metri), montagna aspra e non facilmente accessibile, regno di camosci e stambecchi, in branchi anche consistenti.

Un piccolo aneddoto: sulle alte pendici ovest della Leitosa, salendo dalla val d'Ala, proprio nel 2014 incontrai un bellissimo gruppo di una quindicina di stambecchi, capeggiato da un individuo di grandi dimensioni ma dalla strana colorazione scura, con corna enormi ma di forma insolita. Esaminando a casa le foto, scattate da posizione assai ravvicinata, mi sono accorto che si trattava di un caprone inselvatichito, che unitosi agli stambecchi ora comandava il branco. Sarà oggetto e soggetto di un futuro post.

Dislivello 1500 metri, compresi i pochi saliscendi
Difficoltà EE (E+ se si sale al colle di Trione)
NOTE: Suggerisco scarpe impermeabili, anche basse, si superano diversi tratti con acque correnti.

Mappa satellitare attiva dell'alto vallone di Trione


Vista panoramica dall'alpe Gias di Mezzo
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Vista panoramica dei laghi dal colletto superiore




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