ITALIAN MOUNTAINS

LAGHI DI VENTINA - CIME BIANCHE

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22 giugno 2014

Un'escursione fra le più classiche della valle di Ayas, che segue per un lungo tratto il percorso del Tour del Monte Rosa (T.M.R.).
Condivide il primo tratto del percorso con il sentiero che conduce ai Piani de Verra, ma è assai meno frequentato a causa della maggiore lunghezza, in effetti non trascurabile, del dislivello e anche della mutevolezza delle condizioni climatiche che caratterizzano il vallone di Courtod, superiore alla media della zona.
Si tratta tuttavia di una delle più belle e suggestive escursioni attorno al gruppo del Rosa, in uno dei pochi ambienti ancora incontaminati, senza la presenza di piste da sci, strade poderali, rifugi e rifugetti con contorno di polenta e fontina.
Se volete passare una giornata camminando in un ambiente spettacolare, senza vere difficoltà tecniche, nel silezio dei pascoli di alta quota, ve la consiglio caldamente. Ci torno almeno una volta all'anno, e non mi delude mai. Purtroppo ques'anno (2015) non ho ancora potuto andarci, e mi giungono sinistri mormorii di un avvilente attacco all'integrità del vallone: spero non sia vero, non vorrei facesse la fine dell'altro versante della valle di Ayas e ancora meno dell'adiacente alta Valtournenche, che sono ridotte a caricatura di sé stesse.

Lasciata l'auto nell'ampio parcheggio a pettine (quota 1620 circa) poco prima dell'abitato di Saint Jacques, si supera la piazzetta dirigendosi verso l'ultima frazione, Blanchard, dove inizia il sentiero.
Il primo tratto è lastricato, con pendenza consistente, poi si prosegue sulla mulattiera pietrosa che conduce a Fiery d'Ayas; fino a poco prima di Fiery il sentiero è lo stesso che conduce ai Piani di Verra, poi si svolta a sinistra raggiungendo Fiery, si supera il piccolo borgo e si prosegue nel bosco di larici, superando il ruscello su un ponticello.
Passato il ruscello, il sentiero si inerpica, adesso su fondo terroso, con ripidi tornanti sempre all'interno del bosco di larici, superando alcune radure, fino a giungere a un piccolo pianoro; il Grand Tournalin domina la visuale. Ignorare il segnale che indica una deviazione verso destra, e continuare a seguire il sentiero principale che, uscito dal bosco, sale a tornantini superando i ruderi dell'alpe Ventina, fino a giungere al grande pianoro (quota 2340 circa) dell'alpe Vardaz e dell'alpe Mase (quota 2400).


Raggiunta la palina segnaletica, proseguire dritto, percorrendo tutto l'altipiano cosparso qua e là anche da zone acquitrinose, salire poi il primo dei "gradini" che caratterizzano il percorso e raggiungere il secondo pianoro, meno vasto, a quota 2560 circa.
Fin dall'inizio del primo altipiano, si cominciano a vedere le ancora lontane Cime Bianche, la Roisetta a sinistra, e i bastioni inferiori del Breithorn a destra. Il panorama è magnifico.
Superato anche il secondo altipiano, meno esteso ma ricchissmo di acque, si riprende a salire fino ad avvicinarsi alle sponde del torrente Courtod (quota 2730 circa).

Se si attraversasse il torrente e si proseguisse a sinistra, si raggiungerebbe abbastanza rapidamente il colle inferiore delle Cime Bianche. Tenere invece la destra, riprendendo a salire fino a raggiungere il lago piccolo di Ventina, con attaccato il lago grande (quota 2808).
Data la conformazione del luogo, le nevi tardano a sciogliersi, e in occasione della gita qui descritta i laghi erano ancora completamente ricoperti di neve pur essendo a inizio estate.


Sulla destra, non visibile, a quota 2909, c'è un terzo lago, il lago della Punta Di Rollin, che è poi la cima di circa 3300 metri che domina i laghi sulla destra. Per raggiungerlo basta risalire gli sfasciumi dirigendosi verso la Punta di Rollin, e poi seguirne la base verso sinistra: si sbuca in poco tempo alti sopra il lago, a quota 3060 circa. Non c'è sentiero, ma soprattutto in assenza di neve il percorso non presenta rischi particolari.
All'altezza del lago piccolo, il sentiero del T.M.R. invece volta a sinistra, e sale ripido verso il Colle superiore delle Cime Bianche, a quota 2982: sono incerto se suggerirvi questa deviazione. Da una parte dal colle la vista sulla parete est del Cervino, vicinissima, è spettacolare, dall'altra si vedono con orrenda chiarezza le devastazioni compiute in nome del facile guadagno. Trovare strade e piloni a 3000 metri a fianco del Cervino è un vero e proprio delitto verso la più bella montagna d'Europa, e una delle più belle del mondo.

Dislivello 1440 metri fino al lago della Punta Rollin (senza contare i modesti saliscendi), altri 180 circa se si decide, una volta ridiscesi al lago piccolo, di raggiungere anche il Colle superiore delle Cime Bianche.
Difficoltà E
NOTE: nessuna particolare, se non la discreta lunghezza del percorso: se si raggiungono sia il lago della Punta Rollin, sia il Colle superiore delle Cime Bianche, tra andata e ritorno si superano ampiamente i 20 chilometri.

Mappa satellitare attiva del vallone di Courtod





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